Nel 18° secolo, in Svezia il caffè era considerato un lusso superfluo e un veleno e il suo consumo fu proibito severamente a più riprese.
In seguito subentrò una graduale liberalizzazione, accompagnata ad un sostanzioso aumento delle tasse.
Gli Svedesi poterono gustare liberamente, anche se a caro prezzo, la loro amata tazzina non prima del 1853.