Giacomo Balla, esponente del movimento futurista, degli anni '20, sceglie uno stile decisamente classico per raffigurare se stesso.
Dipinge se stesso in questo autoritratto denominato scherzosamente "autocaffè", con uno stile ritrattistico classicamente figurativo, che nulla ha a che vedere con sue precedenti opere.
Un vero distinto gentiluomo, che in modo scherzosamente affettato - con tanto di mignolino alzato - sorbisce il suo amato caffè, servito in una elegante tazzina di porcellana bianca con bordo oro.
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